mercoledì 29 aprile 2015

Cooperativa Eta Beta



Il quinto giorno di stage io e le mie tre compagne di classe siamo andate a visitare la Cooperativa Eta Beta.
Siamo state accolte dalla madre del nostro compagno Giacomo Crous, la
quale ci ha spiegato in cosa consiste il loro lavoro. La loro Cooperativa è tipo misto A e B, la prima svolge dei servizi per la comunità e la seconda si occupa di assumere persone svantaggiate. Eta Beta è composta da 16 dipendenti. Il loro progetto nasce da un idea di coppia tra suo marito e lei, dove insieme hanno deciso di capire quali fossero i bisogno delle persone e hanno iniziato la loro idea. Il nome Eta Beta è preso da un fumetto ed è stata una scelta casuale il nome. Le persone da loro assunte gli vengono indicate dal comune di nel caso di siano disoccupati, dall'Ausl vengono mandate con disturbi a livello mentale e anche tossicodipendenti e infine la provincia manda persone disabili. Trattano con persone principalmente adulte, facendo un processo graduale di 25 ore settimanali di tirocinio. I loro obbiettivo sono quelli di svolgere un miglioramento della qualità della vita di queste persone, cercare di dare loro una formazione e avviarli al mondo del lavoro. Quando operano con i tossicodipendenti la cooperativa insieme al Sert decide il programma da svolgere per il miglioramento della persona. 
Eta Beta si occupa di vari settori come: 
-le BOTTEGHE: dove impiegano le persone all'inizio del loro percorso di miglioramento e si occupano del riutilizzo del vetro, della ceramica, del legno e creano piatti, sedie, nuovi bicchieri e molte altre cose. 
-ETABETABIO: si occupa della distribuzione delle verdure (coltivate da loro) in sacchetti da 10€ ai social street, con gruppi di almeno 5 persone e l'ordine viene fatto online.
-LAVANDA: nel 2009 hanno iniziato la sperimentazione, ma solo nel 2013 il servizio è potuto partire perché con la collaborazione dell'Università di igiene e biologia  hanno dovuto sperimentare lavaggi a basso impatto ambientale. Questo serivizio consiste nel noleggio e nel lavaggio di pannolini per gli asili nidi. La clientela è in media di 40 asili e al proggetto partecipano almeno 4 dipendenti.
-ALFABETA: è rivolto alle persone maschile, dotate di patente di guida e perché è un lavoro molto faticoso che consiste nel lavaggio e spostamento delle ambulanze. Questo incarico in genere viene dato alla persone che sono a un buon livello di recupero e che sono in grado di gestire rapporti con il mondo al di fuori della Cooperativa.
Infine siamo andate a vedere in Zona Roveri il capannone dove vengono realizzate le sedie, i piatti e molto altro. Inoltre hanno come proggetto di riuscire ad avere case dal comune per ospitare all'interno le loro persone in fase di recupero in modo da migliorare sempre di più il loro servizio. 
GIULIA PIROTTI





SHOW-ROOM ALDINI

Il 4 marzo siamo andati presso le Aldini più precisamente all'interno dello show-room energia e ambiente.Prima di tutto c'è stata spiegata la definizione di rifiuti e ciò qualsiasi sostanza o oggetto che il detentore abbia l'obbligo facoltà di disfarsi.Esistono tre modi per limitare l'utilizzo dei rifiuti:riduzione,riuso e riciclo,ci è stato poi introdotta la tematica "il futuro delle città stupide"fornendoci alcuni dati:le città emettono l'80% dei gas serra .In seguito siamo stati divisi in cinque gruppi ad ognuno dei quali gli sono stati attribuiti le tematiche di acqua,mobilità,case,rifiuti e luminosità,dovendo indovinare la risposta correta tra le domande proposte.
LETIZIA PAGGIARINO  

COOPERATIVA ETA-BETA

Io ed altre due mie compagnie di classe l'ultimo giorno di stage ci siamo recate presso la cooperativa Eta-Beta,nata come progetto di coppia.La presidentessa ci ha spiegato i vari tipi di cooperative che possono essere di tipo A (servizi sociali) e tipo B(inserimento nel lavoro di fasce svantaggiate) e dicendo che appunto Eta-Beta comprende tutti e due i tipi.La cooperativa lavoro con il servizio pubblico mandando persone con andicap,problemi di tossicodipendenza e infermità mentale  che o verranno assunte o praticheranno tirocinio per un totale di 5 ore al giorno con retribuzione per data dall'ente pubblico;Insieme al s.e.r.t si decide il programma da svolgere e si interviene con un equipe,ogni mese avviene un incontro con gli invianti per esaminare nuovi casi che dovranno entrare dopodiché avviene un colloquio con il ragazzo e in base alle sue caratteristiche viene deciso cosa attribuigli con il suo consenso lui poi verrà  verificato.Attualmente fanno parte 16 dipendenti coloro che riescono a supportare il lavoro vengono messi alla prova chi riesce a sorreggerlo viene posto all'esterno.L'anno di inizio come associazione avviene nel 1993 diventando in seguito nel 2006 cooperativa.I settori praticati dai dipendenti sono:le botteghe,etabetabio,lavanda e alfa beta.

LETIZIA PAGGIARINO

ALCHEMILLA G.A.S

1 INCONTRO:
Altra attività svolta durante lo stage è stata recarci ad Alchemilla un gruppo di acquisto solidale nata nel 2013 separatasi da un g.a.s più grande.In questi gruppi le persone decidono di fare acquisti collettivi,la scelta dei prodotti e di conseguenza l'acquisto di essi avviene scegliendo i produttori,conoscendoli nelle loro piccole aziende dove viene illustrata la lavorazione dei prodotti instaurando un rapporto di fiducia.Ogni g.a.s sceglie inoltre un proprio criterio e Alchemilla ha scelto biologico;attualmente 150 fanno la spesa,la lista dei prodotti viene mandata via mail rinviata ai produttori che partono poi con l'invio merci:dell'organizzazione si occupano invece 20 persone tutte volontarie.Gli obbiettivi posti da Alchemilla sono il rispetto ambientale e aiutare famiglie in difficoltà economica.Le due volontarie ci hanno assegnato un compito che consisteva nel creare uno slogan che invogliasse le persone a diventare soci del gruppo solidale da presentare poi al secondo incontro.

2 INCONTRO:
Nel secondo incontro sono stati presentati i progetti creati a scuola fatti in gruppi,ogni gruppo ha esposto presentando il suo spot.Succesivamente abbiamo fatto un gioco di ruoli inscenando una delle riunioni che sono soliti fare per farci comprendere meglio come vengono svolte le loro attività.
LETIZIA PAGGIARINO 

martedì 28 aprile 2015

C'era una Volta e C'è Ancora

L'associazione "C'era una volta e c'è ancora" ha come obiettivi:
-la salvaguardia dell'autoproduzione e in sostanza del gesto artistico dell'artigiano come realizzazione  personale.
-la produzione di beni utili e funzionali che porterebbe soprattutto a dei rapporti interpersonali più coinvolgenti e responsabili tra artigiano e committente e di solidarietà sociale.
-le opere artigianali rispondono contemporaneamente alle esigenze uniche del committente e a quelle di ecocompatibilità ambientale dell'artigiano socio.
Perché questo sia possibile bisogna che questi saperi non si perdano ma anzi permangano ed evolvano nel futuro.
L'associazione è nata dall'esigenza di una scelta politico-etica, ossia passare dall'idealismo alla fattività. Il percorso si è fatto meno teorico e più pragmatico.
Se il male è nella massificazione di tutto, finalizzato ad un profitto di pochi a discapito della Terra e della felicità che sono di tutti, l'unica cosa utile da fare è essere parte di un mondo di creazione, scambio e consumo altro.
Solo l'estensione di questo progetto potrà portare al raggiungimento dei suoi fini. La formula associativa è derivata dalla necessità di essere insieme complementari e coerenti con la salvaguardia del pianeta e della sua biodiversità. La condivisione è contemporaneamente mezzo e fine.
Fondamentale è fare archivio e collegamento di realtà che operano secondo determinati principi etici.
L'associazione si occupa principalmente di recuperare saperi e tecniche del passato. Ognuno in coerenza con il proprio mestiere cerca di produrre il più possibile ciò che è necessario alla vita di tutti noi.
La buona collaborazione dipende da molti fattori. Il metodo è assembleare e democratico anche se in realtà si preferisce cercare l'unanimità. Essendo in pochi c'è tempo per trovare un'accordo che sia il più condiviso possibile. E' quindi fondamentale oltre al dialogo l'ascolto e la comprensione delle individualità che fanno parte del collettivo.
I soci dell'associazione sono molti orgogliosi di ciò che sono. Alcuni di loro hanno rifiutato contratti di lavoro a tempo indeterminato pur di essere ciò che sono.
AGNESE PECERE

Banca Popolare Etica

Alla nascita, avvenuta nel 1999, Banca Etica ha scelto di finanziare esclusivamente gli enti non profit, in particolare associazioni, cooperative, ONG e Onlus. La Banca Popolare Etica è una banca cooperativa che è attualmente proprietà di migliaia di soci che condividono un percorso di partecipazione e democrazia economica. Grazie a questi soci la Banca è indipendente dai grandi gruppi economico-finanziario. 
Tra i soci più importanti troviamo: ACLI, AGESCI, ARCI, UISP, Ass. Botteghe del Commercio Equo Solidale e ultimamente anche Libera e Lega Ambiente.
Banca Etica finanzia solo attività economiche che hanno un'utilità collettiva e organizzazioni che hanno un impegno civile che va al di là del risultato economico.
Dal 2003 Banca Etica ha inserito tra le realtà finanziabili anche alcune piccole imprese profit che si interessano di produzione biologica o di energia da fonti rinnovabili.
La crisi economica ha accelerato questo allargamento della prospettiva, rendendo evidente a tutti che finanziare l'economia reale, ossia quella che produce beni e servizi creando posti di lavoro è utile alla collettività. 
Il numero degli imprenditori che si danno un'obiettivo sociale che precede quello del profitto sta crescendo rapidamente.

Banca Etica ha scelto di non limitarsi ad osservare questo processo di sviluppo, ma grazie al forte coinvolgimento dei soci presenti in tutti i territori  si può fare una valutazione sociale dell'attività di ogni singola impresa che chiede un finanziamento. In questo modo la scelta su chi finanziare non è guidata da rigide procedure burocratiche, ma è di volta in volta analizzata in base all'impatto sociale delle attività economiche che chiedono il credito.
La sede principale di Banca Etica si trova a Padova, mentre le oltre 40 filiali sono sparse in tutta Italia. Banca Etica opera anche in Spagna.
Le filiali di Banca Etica promuovono un uso responsabile del denaro attraverso l'offerta di prodotti sicuri e trasparenti. Le filiali sono al servizi di soci e clienti per accompagnarli nella scelta delle migliori soluzioni mettendo al centro ascolto, relazione e fiducia.
I banchieri ambulanti hanno il compito di raccogliere il risparmio proponendo conti correnti, fondi comuni di investimenti e altri prodotti e di impiegarlo mediante la concessione di finanziamenti. Il banchiere ambulante opera a stretto contatto con il territorio, conosce le organizzazioni locali dell'economia civile e solidale, lavora in sinergia con i gruppi organizzati dei soci di Banca Etica.
AGNESE PECERE

Resoconto Stage

Verso la fine di Marzo la nostra classe si è recata presso diverse associazioni ognuna delle quali basate su fondi etici o morali.
Si è passato da un G.A.S ad una associazione di volontariato fino ad una banca che tutela i valori etici , posso dire che come esperienza e stata molto differente dal solito ( io mi aspettavo di lavorare ) e che sicuramente mi ha fatto capire meglio il ruolo delle Cooperative nella società. 
-Alessandro Galuzzi