mercoledì 8 aprile 2015

E/cohousing

Venerdì 27 marzo la classe si è divisa in gruppi e ognuno di essi si è recato presso l'associazione che aveva scelto. Il gruppo di cui io faccio parte si è recato presso il condominio solidale di Salvaro. Arrivati a Pioppe di Salvaro con il treno, Marinella ci è venuta a prendere in stazione e insieme abbiamo raggiunto il condominio dove anche lei vive. Qui siamo stati accolti da altre due famiglie che fanno parte di questo condominio e insieme ci hanno spiegato il funzionamento di questo tipo di abitazioni. I condomini solidali sono nati a Milano negli anni '70 grazie all'associazione Mondo di Comunità e Famiglia(MCF) che ha iniziato le sue esperienze a Villapizzone; i pilastri fondamentali di questa associazione sono: accoglienza, sobrietà, cioè è necessario riconoscere i proprio bisogni fondamentali e infine la cassa comune. Quest'ultima consiste nella condivisione dei propri redditi in un conto corrente comune e all'inizio di ogni mese ogni famiglia preleva da questo conto la cifra di cui pensa di aver bisogno; alla fine di ogni anno il denaro rimasto nel conto corrente comune viene donato all'associazione MCF. Inoltre le famiglie hanno un fondo di serenità famigliare in cui sono presenti circa 20.000 € in caso di necessità, se accade un imprevisto.
In questo momento in Italia si trovano circa 30 condomini fra Lombardia e Piemonte, mentre in Emilia Romagna ce ne sono tre. I condomini solidali sono comunità di famiglie che decidono di vivere insieme per realizzare progetti comuni, con lo scopo di creare nuovi rapporti fra le persone, anche se non sempre questo può essere semplice.
Il condominio di Salvaro è composto da quattro famiglie che tra loro hanno instaurato una relazione tra amicizia e vicinato, simile a quella di parentela in cui ci si conosce e si cerca di collaborare, dove i problemi economici e di salute coinvolgono tutti. Le famiglie si aiutano a vicenda, fra loro si scambiano e prestano oggetti utili per la vita di tutti i giorni, inoltre hanno una macchina in comune che a turno tutti possono utilizzare. Questo insieme di cose porta dei benefici, quindi un risparmio economico e un'ottimizzazione dei tempi nello svolgimento dei lavori.
Gli appartamenti in cui vivono non sono molto grandi e sono arredati in modo sobrio; inoltre sono dotati di pannelli solari e sono riscaldati grazie a una stufa a legna e prendono l'acqua da una sorgente locale, in questo modo riescono a fare una vita risparmiosa. Questi appartamenti non sono di loro proprietà, ma sono stati dati in gestione alla MCF e le famiglie in cambio della casa versano all'associazione una quota di riconoscimento.
Gli ambienti in comune che sono presenti in questo condominio sono: una sala e una cucina dove una volta a settimana le famiglie si riuniscono e cenano insieme; in questa sala si tiene poi periodicamente un  mercatino di vestiti e oggetti per bambini. Ci sono poi due stanze per l'ospitalità, un appartamento per accogliere famiglie in difficoltà, il salone nella canonica della chiesa e ampi spazi esterni. All'esterno sono presenti un pollaio, alcune caprette, un giardino con dei giochi per bambini, un forno a legna e un piccolo orto, che non basta però per sfamare tutti. Inoltre c'è un magazzino in cui vengono depositati i prodotti acquistati una volta ogni tre mesi dal G.A.S di Marzabotto.
Come obbiettivi futuri si sono prefissati di provare ad ampliare il loro condominio e integrarsi sempre di più con il paese, ma tutto questo dipende sempre dal denaro e dal tempo che hanno a disposizione.
Vivere in uno di questi condomini significa investire principalmente sulla vita insieme e condurre un ritmo di vita in cui si lavora di meno ma si dedica più tempo a cose di  cui siamo interessati, spostando l'attenzione dai soldi ai veri bisogni.
Questo incontro mi ha permesso di conoscere e approfondire uno stile di vita basato soprattutto su fiducia e solidarietà in cui le persone si trovano a fare un costante confronto con se stessi. È stata un'esperienza che mi ha dimostrato come le persone riescano a vivere una vita felice limitandosi all'essenziale e dando poca importanza ai soldi.
Martina Malaguti

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