CASA PER LA PACE “LA FILANDA”
Il primo incontro con la Casa per la pace “la filanda” è avvenuto lunedi 23 marzo nella sede di Casalecchio.
Chi ci ha accolto è il signor Gianni Paganelli dell’associazione chiamata Percorsi di Pace che è un associazione composta da 230 volontari,nata nel 1995 e dal 2006 operante in una vecchia filanda.
All’interno sono presenti due grandi contenitori con dentro dei vecchi manifesti riguardanti tematiche pacifiste,ambientaliste e dei diritti umani.
Questa ricca collezione di manifesti è di proprietà del comune di Casalecchio e spesso oggetto di mostre.
L’associazione organizza attività,conferenze e momenti culturali in aiuto alle persone disabili o in carico ai servizi sociali.
Molte sono le attività dedicate a queste categorie di persone tipo la pittura,teatro e coro.
All’ interno è anche presente un gruppo di acquisto solidale,di passeggiate e un attività di recupero vestiti usati venduti attraverso una offerta libera .
Gli abiti non particolarmente in buone condizioni posso essere mandati nei carceri,gattili,canili o in Africa.
Lo scopo principale è quello di contrastare le politiche di guerra e di violenza attuate in alcuni paesi e di contrastare il commercio delle armi presenti in Arabia Saudita.
Loro si schierano sempre dalla parte delle vittime di guerra.
Il secondo incontro è avvenuto Martedì 24 marzo sempre a Casalecchio presso la Casa per la Pace e in quella occasione abbiamo avuto l’onore di incontrare altre due associazioni:Arvaia e Bilanci di giustizia.
La prima a illustrarci il progetto è Adele una ex insegnante della scuola elementare .
Ha illustrato esaurientemente le cause di povertà dei paesi di sottosviluppati attribuendole allo sfruttamento del periodo colonialista iniziato nell’1500 e giunto fino ad oggi.
Per farci comprendere meglio questo tipo di sfruttamento e questa ingiusta distribuzione ricchezza ci ha fatto fare il gioco della torta che ha reso molto efficace la comprensione della ripartizione dei guadagni di un determinato prodotto.
Questa riflessione ci ha portato alla conclusione che è meglio comperare i prodotti italiani e biologici e non dalle multinazionali.
Dopo e giunto Stefano per parlarci della cooperativa Arvaia .
Questa cooperativa ,nata nel febbraio 2013,si pone l’obiettivo di modificare ,attraverso l’utilizzo di serre non riscaldate,il modo di produzione dei prodotti agricoli e così costruire una comunità agricola solidale.
Arvaia è costituita da un gruppo di persone che coltivano dei terreni messi a loro disposizione dalla cooperativa allo scopo di condividerne il raccolto.
Per entrare a far parte di questa cooperativa è sufficiente versare una quota iniziale di €.100,00 che confluirà nel capitale sociale,con la possibilità di richiederne la restituzione qualora si decidesse di uscirne.
Il guadagno ottenuto a fine anno verrà ripartito tra i soci sulla scorta del relativo bilancio annuale.
Tra i numerosi progetti di Arvaia vi è quello di utilizzare biciclette-cargo per il trasporto dei prodotti in modo tale da diminuire l’impatto ambientale.
Abbiamo quindi incontrato il Sig. Gianpiero che fa parte dell’associazione “Bilanci di giustizia”.
Questa associazione ,nata nel 1993 a Verona, si prefigge lo scopo di aiutare le persone a superare le difficoltà,offrendo opportunità di cambiamento per un miglioramento della qualità della loro vita.
Questa esperienza è stata per me molto istruttiva perché mi ha fatto capire che è possibile migliorare non solo la qualità della nostra vita ma anche quella di coloro hanno avuto meno opportunità di noi o hanno attraversato dei momenti di difficoltà con piccoli gesti.
MICHELA TOGNINI
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