martedì 31 marzo 2015

E/COHOUSING

Venerdì 27 Marzo io insieme al mio gruppo di stage, composto da Martina, Michela, Tarik e Stefano, siamo andati a Pioppe di Salvaro dove si trova il Condominio Solidale. In quell'occasione abbiamo avuto modo di parlare con coloro che ci abitano e ci hanno spiegato sia la sua origine  che le sue regole. Il Condominio viene creato per la prima volta dall'associazione M.C.F. (Mondo Comunità Famiglia) negli anni 70 a Villa Pizzone, a Milano,poi la stessa associazione  ne creo' altri tra cui quello di Salvaro. In totale ad oggi se ne contano  circa 30 tra Piemonte e Lombardia.  In Emilia Romagna sono presenti anche a  Parma. I capisaldi di questa associazione sono accoglienza, cassa comune e sobrietà, cioè la capacità di riconoscere i propri bisogni fondamentali.  Il condominio di Salvaro, da noi visitato, e' costituito da case singole che vengono concesse in uso alle famiglie. Ci sono poi  parti comuni che sono rappresentate oltre che dal giardino anche da una sala condominiale dove tutte le famiglie si ritrovano al venerdì sera per cenare insieme. Vi è anche un appartamento che viene destinato a persone bisognose e segnalate dai servizi sociali. Attualmente questo appartamento, del condominio di Salvaro,è abitato da una famiglia che ha subito lo sfratto e prima ancora vi era un ragazzo che uscito dal carcere minorile non sapeva dove andare. Ancora in comune vi è un magazzino dove mettono le scorte dei prodotti acquistati al g.a.s. (gruppo di acquisto solidale), un forno dove si cuociono le pizze ed il salone della canonica, quest'ultimo spesso utilizzato anche dagli scout. Le famiglie che vi abitano versano il proprio stipendio nel conto corrente comune e all'inizio di ogni mese prelevano ciò di cui necessitano. Non sono proprietarie dell'immobile e non sono nemmeno affittuarie. Le famiglie in cambio della casa versano all'associazione una quota di riconoscimento. Inoltre alla fine di ogni mese, i soldi rimasti nel conto corrente, vengono dati all'associazione che li ridistribuisce tra le varie comunità. Quest'anno le 4 famiglie del Condominio di Salvaro, sono riuscite a darle 2500 euro. Esiste infine anche un fondo di 'serenità famigliare' destinato alle famiglie in caso di urgenza e di necessità che ad oggi ammonta ad euro 20.000. Le famiglie hanno inoltre anche in comune la gestione dell'unica auto, con cui fanno gli acquisti settimanali al G.a.s. di Marzabotto, che è vicino, buono e biologico. I membri del condominio oltre alla propria attività lavorativa,  si occupano anche della coltivazione dell'orto comune, dell'apicoltura, ed inoltre allevano le galline e le capre per la propria alimentazione. Gli appartamenti sono dotati di pannelli solari,sono riscaldati con stufe a legna e gli arredi sono usati. In questo modo le famiglie spendono solo 30 euro all'anno di gas. L'acqua invece viene prelevata da una fonte locale che riesce a soddisfare solo 33 famiglie.
Grazie a questo sistema di rifornimento anche in caso di black-out si ha sempre l'acqua.  Questa organizzazione che sfrutta le risorse del luogo, fa sentire le famiglie meno responsabili delle guerre che scoppiano nel mondo. La vita comunitaria ha molti aspetti positivi tra cui le tante relazioni che si creano tra le persone  basate sul rispetto e la collaborazione; i bambini, anche se figli unici, vivono a stretto contatto con gli altri coetanei in quanto non hanno spazi definiti; le persone collaborando una con l'altra hanno più tempo a disposizione da dedicare alle altre attività; il continuo confronto a cui sono sottoposti aiuta sicuramente la crescita anche se non sempre questo aspetto è da considerarsi positivo. Le relazioni che nascono all'interno della comunità talvolta diventano di parentela. Questo stile di vita e' fondato su valori che sono lontani dal denaro, infatti, per le persone che abitano in questo condominio quello che è importante è il rapporto relazionale  basato sul rispetto, sulla stima e sull'amicizia.  Questo incontro mi ha permesso di capire che esistono realtà diverse dalla mia. Sono stata molto contenta di avere avuto questa opportunità perché ho visto che si può vivere bene ed essere felici anche senza grandi disponibilità economiche, ma grazie ad una stretta collaborazione e solidarietà tra le persone.

SARA MARMO

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