Per cose d'altro mondo intendiamo cose fuori dall'ordinario, parliamo di un mondo diverso dal nostro: il Terzo Mondo.
La popolazione mondiale è di 7 miliardi, di cui 5 miliardi di persone vivono a sud del mondo, mentre i restati 2 miliardi a nord dello stesso. Quindi il sud del mondo è molto più esteso e per lo più ricco di risorse naturali, rispetto al nord.
Dunque, se il sud del mondo è veramente così ricco di risorse naturali, come fa ad essere povero?
Questo accade a causa del colonialismo.
La prima forma di colonialismo si è verificata nel 1500 circa, con la scoperta dell'America, la seconda nel 1800 con la rivoluzione industriale e la terza si sta verificando attualmente, nel 2015, con la distribuzione iniqua della ricchezza e lo sfruttamento del sud del mondo.
Possiamo fare qualcosa per la distribuzione iniqua della ricchezza?
Di certo non dovremmo incrementare le multinazionali, comprando vestiti di loro produzione, anche se il prezzo più vantaggioso ci incentiva a farlo e poi potremmo comprare prodotti biologici.
Successivamente abbiamo fatto 'il gioco della torta', dove ognuno di noi ne mangiava una fetta in base al ruolo che svolgeva. All' imprenditore spettava il 61% della torta, ovvero più della metà, ai due commercianti il 31%, al doganiere il 2,5% ed infine ai braccianti, che erano 14, il rimanente 5,5%.
Questo significa che quando si vendono prodotti coltivati nel sud del mondo, come per esempio le banane, la somma di denaro maggiore va alle multinazionali, mentre solo il 5,5% dell'incasso complessivo va ai lavoratori, i quali devono cercare di sopravvivere con quei soldi.
Successivamente Stefano, uno dei soci di Arvaia, ci ha spiegato come funziona la cooperativa di cui fa parte insieme ad altri cittadini coltivatori biologici.
"Arvaia", è un termine bolognese che significa "pisello". È una cooperativa agricola simile a Campi Aperti, che è nata il 15 Febbraio del 2013.
Per entrare a far parte di questa cooperativa, bisogna versare una quota di 100 euro, che verranno poi restituiti talvolta uno decida di ritirarsi. Chi diventa socio della cooperativa condivide il raccolto, che è stagionale, ma anche tutti i rischi ad esso legato, dovuti a cause climatiche.
All'interno della stessa c'è solidarietà tra le persone ed indipendentemente dalla somma di denaro che uno versa, a tutti spetta la stessa quantità di prodotti.
In caso di eccesso di produzione trasformano i prodotti, infatti con i pomodori ci fanno la passata.
L'obiettivo di Arvaia è quello di costruire una comunità agricola solidale che lavori insieme per la società e desidererebbero poter usare delle bici cargo per portare i loro prodotti ai vari mercati a Bologna.
Uno dei loro progetti è quello di ampliare i loro spazi per poter allevare le galline.
Infine con Gianpiero abbiamo affrontato l'argomento 'campagna per i bilanci di giustizia'.
Essa nasce a Verona, in seguito ad una manifestaIone di Pace, nel 1993.
Attualmente nel mondo non si stanno riducendo le disuguaglianze, ma il numero dei poveri è sempre più elevato.
I capisaldi di questa campagna sono che consumare non ti rende felice ed inoltre si domanda cosa succede nel percorso tra produttore e consumatore.
Ci sono famiglie disponibili a fare il loro bilancio di giustizia.
Il consumo usuale è, per esempio, il caffè equo o lavazza, mentre il consumo spostato sono i consumi che vengono modificati in base a delle scelte personali.
Da un bilancio del 2009 è risultato che 1/3 delle spese sono state spostate e che l'80% delle famiglie autoproduce e ciò migliora il clima all'interno delle stesse. Quindi questa associazione dà alle persone un'opportunità di cambiare le proprie scelte di vita quotidiana, per migliorare la qualità della stessa.
Ci sono due frasi che riassumono questi concetti. Una è quella di Gandhi: 'si attiva un cambiamento che vorresti vedere nel mondo', l'altra invece è di John Kennedy e dice: ' il PIL misura tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta'.
Quest'incontro mi è piaciuto molto. Inoltre attraverso il gioco della torta sono riuscita a capire veramente in che situazione si trovano le persone che vivono nel sud del mondo.
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